È indubbiamente un film molto gustoso, una bella fiaba ben realizzata e che ci permette qualche considerazione anche abbastanza profonda:
una, ad esempio, di tipo pedagogico: la “strega” che ha rapito Rapunzel, che la tiene legata a sé solo per approfittare del potere magico dei suoi capelli, riversa su
di lei uno pseudo-amore possessivo, che vuole impedire a Rapunzel di crescere e sperimentare il mondo, dipingendoglielo come cattivo e irto di pericoli.
Attenzione, può capitare, anche nel ruolo genitoriale, di essere eccessivamente protettivi nei confronti dei figli, di togliere loro tutti i sassolini davanti per evitare che
... si facciano male, ma non sempre è la strada giusta. È più giusto accompagnarli nel cammino, farsi compagni di viaggio, senza sostituirsi ad essi o senza forzare il loro
cammino per dirigerlo dove vogliamo noi;
un’altra considerazione è orientata al Natale ormai alle porte: nella canzone iniziale a un certo punto Rapunzel dice di aspettare domani per vedere “quella scia di luci che mi porta lassù. Che cosa sia ancora non so, so che è nel cuore e che presto la vedrò”. Poco dopo dirà: “devo vedere quelle luci di persona”.
Noi sappiamo chi è per noi la luce: ascolteremo la notte di Natale e nelle liturgie seguenti, parole come queste:
E sappiamo anche che Gesù, parlando di se stesso, si definisce così: «Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8, 12).
Questa luce che è Cristo abita il nostro cuore e noi dobbiamo incontrarla di persona!
E infine un ultimo pensiero: Rapunzel parla dei suoi sogni, del suo sogno. Anche Gesù ha un sogno, anzi ... più di uno, e riguarda noi, è scritto nel Vangelo:
«che tutti siano una cosa sola come tu, Padre, sei in me e io in te, perché siano perfetti nell'unità (cfr. Gv 17, 21-22)»;
«la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15, 11).
Questo è il sogno di Gesù! Sta a noi realizzarlo...
Sarà Natale davvero, e non solo il 25 dicembre, se ci impegneremo ad essere costruttori di unità: in famiglia, tra gli amici, nel posto di lavoro e se porteremo sempre una nota di gioia perché Dio è con noi, è l’Emmanuele, è venuto a donarci il massimo della gioia.
Vi lascio con questo augurio e con una domanda: QUAL È IL MIO SOGNO PIÙ PROFONDO? E QUALE SCIA DI LUCE INSEGUO?
sempre una nota di gioia perché Dio è con noi, è l’Emmanuele, è venuto a donarci il massimo della gioia.
Vi lascio con questo augurio e con una domanda: QUAL È IL MIO SOGNO PIÙ PROFONDO? E QUALE SCIA DI LUCE
INSEGUO?